Dopo tre anni di intensa attivitá é partita per l’Avana la nona spedizione di aiuti umanitari a cura di CubAqui.
Il donativo, 300 chilogrammi di medicinali di prima necesitá per un valore di 40mila euro, é stato spedito utilizando un regolamento di una legge cubana “Resolucion N. 111/04 emitida por el CEDMED-MINSAP”.
Questo regolamento prevede la posibilitá che ogni viaggiatore possa portare con se un donativo massimo di 10 chilogrammi di medicine senza essere sottoposto ad una serie di vincoli sanitari.
All’eccesso di peso invece, procurato da questo donativo, si é potuto far fronte grazie alla diretta partecipazione della compagnia aerea Cubana de Aviación che ha in essere una convenzione con l’Associazione CubAqui.
La base operativa dell’operazione é stata il convento di Santa Brigida, un edificio realizzato nella prima metá del secolo XVIII che Cuba attraverso il suo leader máximo Fidel Castro donó a Giovanni Paolo II.
Da qui, attraverso una piccola comunitá di suore dell’ordine del Santísimo Salvatore di Santa Brigida, che opera ormai da tre anni nell’Avana vecchia, si é raggiunto l’antico Borgo coloniale dedicato a San Nicolas de Bari per la distribuzione di una parte del donativo all’ospedale del posto e alla parrocchia San Nicolas attraverso il parroco della omonima parrocchia padre Daniel Panduro Fregoso.
Un’altra parte é stata invece consegnata al consultorio n. 3 del Policlinico dell’Avana vecchia alla Dottoressa Calderòn Izquierdo Isabel in qualità di direttrice del centro.
Infine l’ultima parte è stata consegnata alla stessa comunitá delle brigidine per le esigenze locali del quartiere con la supervisione medica della dottoressa Carmen Diaz dell’Hospital Manuel Fajardo.
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